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domenica 10 luglio 2011

il gioco delle coppie - ovvero il dott.Paoletti vi spiega i rapporti di coppia






Mi è capitato ultimamente di fare alcune riflessioni riguardo le dinamiche che governano i rapporti di coppia.
Arrivato a 27 anni, quasi 27 e mezzo, credo fosse anche ora... 
Ovviamente tali riflessioni fanno riferimento all'esperienza personale, non hanno la pretesa di ritenersi universali.
Sarete però felici di sapere che ho deciso di condividere con voi le pillole di saggezza partorite dal mio profondo genio speculativo. Nel farlo, ho pensato anche di creare l'ennesima rubrica che probabilmente non avrà un seguito, richiamando alla memoria il glorioso gioco messo in onda dalle reti Mediaset, quando ancora non si chiamava Mediaset e non aveva bisogno di manovre finanziare per pararsi il c**o. 
Cominciamo con i primi tre punti:

1) Se sei single a 27 anni sei fregato: è esattamente l'età in cui i tuoi amici sono per lo più tutti fidanzati e cominciano a proiettarsi verso il mettere su famiglia, o comunque fanno cose "da sposati", non più "da ragazzi". E se tu sei single ti ritrovi quindi a passare i weekend in solitudine e, nel peggiore dei casi, a scrivere pezzi sui rapporti di coppia sul tuo blog il sabato sera. 

Un primo corollario di questa tesi è facilmente ricavabile: se sei single e sei costretto a passare i sabati sera a casa, è difficile che ti trovi a tua volta una ragazza. Scrivere poi su un blog pezzi sui rapporti di coppia di sabato sera non è buona credenziale, non fa di te un fico, e non ti aiuterà in nessun modo a trovare una ragazza.


2) Ho conosciuto un bel po' di over 30 negli ultimi tempi, e ho notato una cosa:
fino ai 30 anni, uno chiama il proprio partner "la mia ragazza/il mio ragazzo", o al massimo "la mia fidanzata/il mio fidanzato". Dopo i 30 anni gli scatta inesorabilmente un meccanismo nel cervello per cui comincia a chiamare invece la propria metà "la mia compagna/il mio compagno" (a meno che non si è sposati ovviamente, allora si parla di "moglie" e "marito"). Fateci caso. 

Per facilitare la comprensione del punto 2:

< 30 anni : ragazzo/a                                   > 30 anni : compagno/a
                                                fidanzato/a                 

Sembra come che il termine "compagno/a" (da non confondere con l'uso che se ne fa in ambito comunista) abbia un'aurea di solennità e ufficialità che manca ai termini usati tra gli esponenti della  fascia under 30. Un po' come a dire: "sì, ho 3X anni e non sono ancora sposato/a, ma solo perché non voglio, mica perché sono zitello/a"


3) Il terzo punto può essere considerato un secondo corollario del primo ma, vista la complessità intrinseca, merita una trattazione a parte.

Se sei single a 27 anni sei fregato. Abbiamo visto perché. 
Ma sei fregato anche perché a 27 anni si verifica un altro terribile fenomeno dai disastrosi effetti sul sociale.

Se sei maschio e hai 27 anni, qualsiasi ragazza vagamente decente che orbiti nella tua "sfera di acchiappabilità"* è già fidanzata, se non addirittura sposata. E si parla quasi sempre di fidanzamenti seri, roba di anni e anni. 

Insomma, a 27 anni puoi metterti l'anima in pace che una ragazza single e al contempo presentabile non la trovi, e se mai dovessi pensare di averla trovata sta in campana che la fregatura è dietro l'angolo... se è single un motivo ci sarà di sicuro.



Immagino la vasta eco che questo post susciterà, e il vespaio di polemiche che si porterà dietro... soprattutto tra le lettrici femmine ;^P 
Sappiate che è assolutamente voluto, magari così riesco a scatenare un dibattito!

* Neologismo che indica tutte le ragazze comprese nel raggio di 3 - 4 anni. In questo caso facciamo dai 23 ai 30 ca., fatte le dovute eccezioni.



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